Jan 31, 2021

LE ULTIME FRONTIERE edizione italiana de THE LAST FRONTIERS

 

La versione italiana di THE LAST FRONTIERS è ora disponibile sia nelle varie versioni elettroniche che in brossura, troverete i link nella pagina WHERE TO FIND OUR BOOKS di questo blog.

Questa è la prefazione al libro,

Quando ho iniziato a fotografare, circa quaranta anni fa, ero ispirato da un mondo ancora pieno di diversità etniche e culturali. Queste sono andate rapidamente dissolvendosi verso la fine del secolo scorso, o del millennio, se vogliamo essere più storici. E' stato per questo, per la mancanza di varietà culturali di rilievo, che mi sono dedicato poi, nell'ultimo ventennio, il primo del nuovo secolo, o del nuovo millennio, all'esplorazione di quelle frange del mondo dove l'umanità viveva ancora una fase pre-globalizzazione.

Questi erano i bordi del mondo umanizzato. Confini naturali, dove la vita seguiva ancora ritmi antichi perchè condizionata dalla potenza dell'ambiente. O confini artificiali, politici, segnati dalla storia e dai contrasti di secoli. I primi si stavano già affievolendo grazie alla rapida diffusione della tecnologia, dei social network che seguivano la televisione satellitare. I secondi sembravano destinati a scomparire grazie proprio alla globalizzazione economica, alla creazione di aree di libero scambio, all'eliminazione di visti e passaporti. Restavano però linee dove si concentravano contrasti e conflitti, flussi migratori e fughe da situazioni invivibili, muri che dividevano un mondo di apparente benessere da un altro che ambiva alle stesse condizioni.

Poi la reazione è arrivata. L'opposizione alle aperture dei confini, il ritorno dei nazionalismi, le paure del diverso, hanno di fatto cancellato quella comunanza di pensiero che i social network stavano spalmando su tutta l'umanità. A mio vedere questo è solo un nostalgico e futile rallentamento di un processo enorme e ineluttabile. l'aprire l'ombrello quando una diga cede. Arriva comunque troppo tardi per salvare quella diversità culturale che è oramai compromessa. Quello che differenzia oggi chi sta sui due lati delle nostre linee politiche è solo la condizione economica, non l'insieme dei valori che ognuno si porta nello zaino.  Dunque questi non sono più i confini che io andavo cercando, i luoghi dove la diversità si manifestava evidente, si confrontava, a volte esplodeva.

Quelle ultime frange culturali continuano a affievolirsi anche quando si rialzano i muri.

 

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